Silenziosamente al mattino: la recensione di Libertà di parola

Potete leggere la recensione originale sul blog Libertà di parola

[…] Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi. (G. Tomasi di Lampedusa)

Un viaggio alla ricerca della serenità. Un’isola felice, che è la casa di due attempate signorine e il loro vecchio padre, in mezzo a un mondo caotico, fatto di contraddizioni, maltrattamenti, situazioni di insostenibile disagio. In questa casa approderanno Giorgio e Viola, quasi in fuga dalle loro vite che minacciano di annientarli. Un cane dal capriccioso, umano carattere, un altro cane scomparso, forse annegato, forse solo nascosto. E poi ancora un giovane gufo, un misterioso, grande uccello e un ancora più misterioso guardiano che, in passato, è stato praticante in uno studio legale.
La previsione del passaggio di un meteorite che minaccia di distruggere la Terra, la necessità di purificarsi passando attraverso una discarica putrescente.
Andrà tutto alla deriva oppure tutto si sistemerà? L’unico modo per scoprirlo è tuffarsi di notte nelle gelide acque del lago, oppure attendere il passaggio del meteorite e verificare se, per effetto della collisione, la Terra si spaccherà in due, liberando il drago verde prigioniero al centro.
Comunque vadano le cose, l’isola in cui è nascosta la nostra serenità non è una casa, o nessun altro luogo facilmente raggiungibile. O forse sì. Nel senso che, forse, trovare noi stessi può essere più semplice di quanto si creda. Posto che non ci siano acque infestate da attraversare.